Quali sono i Sintomi e le Cause della Maculopatia?

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La maculopatia non provoca dolore quindi nelle fasi iniziali spesso la malattia rimane misconosciuta poichè si supplisce con l’altro occhio. 

I primi sintomi di solito sono:


 

 

  • la distorsione delle immagini (metamorfopsie), per cui gli oggetti appaiono deformati e/o rimpiccioliti.
  • compare una macchia di “non visione” detta scotoma centrale quando viene interessata la fovea.
  • discromatopsia dell'asse giallo-verde

 


Questa evoluzione può verificarsi rapidamente o nell’arco di mesi.
Per tale ragione è consigliabile eseguire spesso un semplice esame eseguibile anche al proprio domicilio detto Test di Amsler per monitorare la propria visione. La comparsa della distorsione della quadrettatura può essere un campanello d’allarme e deve suggerire una visita oculistica urgente.

 


La degenerazione maculare Senile
La maculopatia senile o degenerazione maculare legata all’età è la forma piu frequente di maculopatia, se ne distinguono due forme: la maculopatia secca e la maculoatia umida.



Maculopatia Secca
La maculopatia secca è la piu frequente e rappresenta circa il 90% dei casi è caratterizzata dalla formazione di depositi intraretinici giallastri detti drusen o pigmentati detti difetti dell’epitelio pigmentato.
Causa di solito una minima compromissione visiva e solo raramente si formano zone di atrofia.
Per la maculopatia senile secca la cura si basa sul rallentare un ulteriore degenerazione retinica mediante alcune precauzioni da prendere ed ausili nutritivi che possono essere di beneficio.
Utilizzare occhiali da sole che filtrino le lunghezze d’onda del blu visibile e tutte le radiazioni ultraviolette (A e B).
Evitare situazioni che possono favorire il sanguinamento retinico, come il fumo, l’assunzione di anticoagulanti o fluidificanti ematici (se necessari, utilizzare il dosaggio minimo efficace).
Assumere supplementi vitaminici e oligoelementi : vit C, vit E, selenio, zinco.
Mangiare cibi ricchi di antiossidanti, carotenoidi e acidi grassi poliinsaturi, come i cavoli, le carote, tutte le verdure verdi.



Maculopatia essudativa
La maculopatia essudativa è caratterizzata dall’aumento di sostanze dette fattori di crescita vascolare VEGF, che stimolano la produzione di vasi anomali, i quali trasudano siero o sanguinano, esitando poi nella formazione di una cicatrice. La proliferazione di nuovi vasi sotto la retina viene detta neovascolarizzazione coroideale
Una parte delle maculopatie secche può evolvere in maculopatie essudative nel tempo, per cui è indispensabile un continuo monitoraggio anche del paziente affetto da maculopatia secca . Inoltre è indispensabile un attento monitoraggio anche dei pazienti già trattati poichè anche i trattamenti che riescono a chiudere efficacemente questi vasi, non possono impedire eventuali recidive.

Negli ultimi anni sono comparse molte novità nella diagnosi e nella cura della maculopatia.
La diagnosi precoce si avvale dell’esame OCT tomografia a coerenza ottica.

 


La terapia della maculopatia poi si avvale dell’uso intravitreale di moderni farmaci anti VGEF (Lucentis, Avastin,
Eylea, Macugen etc) e della terapia laser fotodinamica PDT. Quest’ultima consiste nell’iniezione endovena una sostanza fotosensibilizzante che si accumula selettivamente nei neovasi (verteporfirina) e successivamente si applica un laser non termico.
È necessario non esporsi assolutamente alla luce per i 3 giorni successivi al trattamento. Questo laser è indicato soprattutto nelle maculopatie del miope e/o in associazione con la terapia antiVGEF (avastin, lucentis).


È importante che il liquido retinico tipico della maculopatia essudativa si asciughi il prima possibile. Più tempo la retina rimane edematosa minore sarà il suo recupero funzionale.
Occorre iniziare la terapia con iniezioni intravitreali appena posta la diagnosi tenendo conto del fatto che servono piu iniezioni intravitreali per curare la maculopatia. L’ orientamento terapeutico attuale è quello di eseguire un ciclo di 3 iniezioni e poi ritrattare solo in presenza di calo visivo o presenza di nuova essudazione sottoretinica agli esami OCT-fluorangiografia.

Presso la struttura di Milano dove esercita il dott. Marucchi è stato creato un ambulatorio di Ipovisione per la gestione dei pazienti con gravi deficit visivi. Esistono infatti oggi una serie di ausili come video ingranditori, e occhiali telescopici che, una volta individuate le esigenze dell’ipovedente, attraverso un percorso riabilitativo, permettono di migliorare la condizione visiva e a volte riprendere a svolgere attività di lettura, scrittura e quant’altro consenta l’autonomia quotidiana.
Da segnalare inoltre la posibilità di sottoporsi all’intervento di cataratta con impianto di specifica lente intraoculare per maculopatia cioè una IOL che agisce come un telescopio in grado di migliorare la visione centrale gravemente compromessa in tali pazienti.

 

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