I rischi sostanziali dopo trapianto di cornea sono legati al rigetto; il rischio di rigetto esiste dopo trapianto di cornea e solitamente è maggiore subito dopo l'intervento per ridursi con il tempo.
I sintomi del rigetto possono essere molto lievi come un semplice arrossamento dell'occhio; questo segno non deve mai essere sottovalutato in chi ha eseguito un trapianto di cornea soprattutto se persistente per alcuni giorni. Altri sintomi possono essere la fotofobia (fastidio alla luce) oppure l'offuscamento della vista.
La terapia del rigetto deve essere instaurata prontamente per avere speranza di successo e di solito si basa su colliri a base di cortisone. Dopo l'intervento di trapianto di cornea occorrerà fare particolare attenzione ad evitare traumi all'occhio per i primi mesi.
L’intervento dura circa 60-90 minuti, si lascia la sala operatoria con la benda che di solito viene tolta il giorno seguente; la convalescenza varia a seconda che sia stato effettuato un trapianto di cornea Tradizionale, Lamellare o un trapianto di cornea Artificiale come la cheratoprotesi di Boston.
- Con il trapianto Tradizionale la convalescenza dura alcuni mesi
- con il trapianto Lamellare anteriore (DALK) siamo nell'ordine di alcune settimane così come con il trapianto di cornea endoteliale (DSAEK)
- con il trapianto di cornea Artificiale il recupero visivo solitamente richiede pochi giorni
I rischi principali del trapianto di cornea si distinguono in rischi intraoperatori e post operatori
- I rischi intraoperatori possono essere anche molto elevati nel caso di un trapianto di cornea perforante in cui viene sostituita tutta la cornea; l'occhio infatti rimane aperto senza protezione per il tempo, anche se breve, in cui la cornea viene sostituita da quella nuova. In questi pochi istanti si può verificare una grave per quanto rara complicanza chiamata emorragia espulsiva; questa complicanza è pressochè assente nei trapianti lamellari.
- I rischi dopo l'intervento di trapianto della cornea sono inece principalmente quelli legati al rigetto, tuttavia questa chirurgia ha una percentuale di successo tra le più alte tra tutti i trapianti di organo e tessuti. Nel trapianto lamellare il rischio di rigetto è minore.