Il trattamento del cheratocono in fase iniziale può essere eseguito con una tecnica denominata Cross-Linking che prevede l’irraggiamento della cornea imbibita da una speciale sostanza fotosensibile.
Questo trattamento consente la stabilizzazione dell’ectasia corneale mediante l’aumento dei legami tra le cellule corneali dette cheratociti.
Il difetto astigmatico irregolare proprio del cheratocono può essere corretto anche mediante l’inserimento nella cornea di speciali anelli di materiale plastico denominati Intra Corneal Rings. Tale tecnica può giovarsi dell'uso del Laser a Femtosecondi per la precisa creazione dei tunnel corneali dove inserire gli anelli.
Quando il cheratocono è troppo evoluto diviene indispensabile procedere al trapianto corneale che a sua volta potrà essere lamellare o perforante.
Il Dott. Marucchi esegue tutte le tecniche chirurgiche per il cheratocono ambulatorialmente senza necessità di ricovero.
Tecniche chirurgiche conservative per evitare il trapianto di cornea
Si può evitare il trapianto di cornea e curare il cheratocono? Certamente sì, se affrontiamo la malattia con precocità.
Se il cheratocono viene trattato nelle fasi iniziali (I° e II° stadio), quando la cornea possiede ancora determinate caratteristiche che permettano di utilizzare le tecniche della chirurgia conservativa del cheratocono, l'obiettivo può essere centrato .
La chirurgia conservativa del cheratocono consiste essenzialmente in:
- Cross-Linking,
- Inserti Intracorneali (I.C.R.S.)
Trapianto di cornea quando il cheratocono si è troppo evoluto
In un quarto circa di tutti i pazienti colpiti da cheratocono, la malattia evolve in modo progressivo e continuativo determinando sia un’eccessivo assottigliamento dell’apice del cono sia la formazione di cicatrici opache centrali, tali da interferire con la visione fino a rendere indispensabile il trapianto della cornea stessa. Il cheratocono è la prima causa di trapianto di cornea (cheratoplastica) nei paesi occidentali. L’innesto può essere perforante oppure lamellare.
Il cosiddetto trapianto perforante consiste nella rimozione, completa ed a tutto spessore, della parte centrale della cornea del paziente e nella sua sostituzione con una cornea proveniente da un donatore. Circa il 10% dei trapianti perforanti eseguiti, va incontro a rigetto. Il rigetto è legato al fatto che gli anticorpi del paziente riconoscono come “estranee” al proprio organismo, le cellule della cornea donata e le aggrediscono.
In caso di innesto lamellare, non viene rimossa la cornea in tutto il suo spessore. Si pratica una separazione nell'ambito dello spessore della cornea, separazione che può avvenire con l'ausilio del Laser a Femtosecondi, e si sostituisce solamente la parte più esterna.
Nella maggior parte dei casi, quando il cheratocono è trattato per tempo con la chirurgia conservativa, le cheratoplastiche (trapianti di cornea) possono essere evitate.
Il dott. Marucchi esegue da molti anni tutte le tecniche ed in particolare quelle conservative per il trattamento del cheratocono. Per quanto sopra esposto, uno screening precoce nei giovani con l’impiego dei più moderni apparati di diagnosi come i Topografi e la Pentacam si rivela un arma indispensabile per prevenire le forme avanzate di cheratocono.
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