D. La cataratta č un velo che copre la parte anteriore dell’occhio?
R. No, la cataratta č la progressiva opacizzazione della piccola lente che abbiamo all’interno dell’occhio chiamata cristallino
D. La cataratta puň essere curata con farmaci o trattamenti di rieducazione visiva?
R. Non esistono terapie mediche. l’unico modo per curare la cataratta č l’intervento chirurgico.
D. Quanto dura l’intervento di cataratta?
R. Di solito dura 10 minuti salvo prolungarsi nei casi piů complessi.
D. Č necessario il ricovero?
R. E' un intervento ambulatoriale. Dopo un’ora si puň far ritorno, con cautela, al proprio domicilio.
D. L’intervento richiede una anestesia generale?
R. No solitamente si somministrano solo alcune gocce di collirio anestetico (anestesia topica). l’intervento č totalmente indolore.
D. L’intervento viene eseguito con il LASER?
R. Normalmente si usa una mini sonda ad ultrasuoni chiamata facoemulsificatore, che frammenta il nucleo della cataratta in tanti piccoli pezzi , i quali vengono asportati da una linea di aspirazione sita all’interno della sonda stessa.
Da qualche tempo il dott. Marucchi , assieme a pochi altri oculisti all’avanguardia, utilizza un LASER a FEMTOSECONDI in grado di sostituire il bisturi per l'effettuazione delle incisioni ed eseguire anche capsuloressi e nucleo frattura ; č comunque sempre necessario che il laser venga associato ad un facoemulsificatore ad ultrasuoni di ultima generazione per eseguire le altre fasi della chirurgia.
D. Bisogna tenere chiuso l’occhio dopo l’intervento?
R. Alla fine dell’intervento l’occhio viene bendato per prudenza sino a che il paziente giunge a casa , quindi lo si sbenda e si inizia l’instillazione del collirio specifico ma č necessario portare degli occhiali da sole per qualche giorno , affinché l’occhio convalescente si riadatti alla luce.
D. L’intervento puň correggere difetti visivi preesistenti come miopia, ipermetropia ed astigmatismo?
R. I nuovi cristallini artificiali ci permettono di correggere difetti visivi preesistenti nel paziente. L’ultima generazione di lenti intraoculari TORICHE, MULTIFOCALI e MULTIFOCALI-TORICHE possono eliminare gli astigmatismi e permettere di risolvere anche la presbiopia.
D. Dopo l’intervento bisogna portare sempre gli occhiali?
R. L’ occhio operato riesce a vedere bene lontano e vicino senza l’uso di occhiali correttivi nella maggior parte dei casi dove sia stato possibile impiantare le lenti PREMIUM ad alta tecnologia multifocali altrimenti necessiterŕ solitamente di occhiali per lettura
D. La tecnica chirurgica piů moderna richiede punti di sutura?
R. Nella tecnica microchirurgica microincisionale le incisioni necessarie sono di dimensione talmente piccola da non richiedere, normalmente, nessuna sutura ma solo una idratazione dei tessuti al termine della chirurgia.
D. Rimane una cicatrice visibile dall’esterno?
R. L’intervento non lascia nessun segno visibile.
D. Chi č malato di glaucoma puň fare l’intervento di cataratta?
R. Certamente, anzi di solito l’intervento di cataratta contribuisce alla riduzione della pressione intraoculare nel paziente glaucomatoso ed č possibile che si debba ridurre l’uso di colliri antiglaucomatosi dopo la chirurgia della cataratta. Nei casi piů severi eseguiamo un trattamento contemporaneo della cataratta e del glaucoma denominato “combinata”.
D. Chi č affetto da maculopatia puň fare l’intervento di cataratta?
R. Dipende dal tipo di maculopatia. In ogni caso si dovrŕ prevedere un recupero visivo parziale legato al concomitante danno retinico. Altresě , in alcune specifiche forme di maculopatia dette Pucker maculare, l’intervento di vitrectomia per la correzione del Pucker puň essere associato ed eseguito in contemporanea all’intervento di Cataratta. In altri casi, quando la maculopatia č evoluta, esiste la possibilitŕ di impiantare specifiche lenti intraoculari per maculopatia che agendo come un telescopio Galileiano permettono di migliorare la discriminazione centrale e a volte permettono al paziente di ricominciare. leggere.
D. Le donne vengono colpite piů degli uomini?
R. La cataratta incide di piů sulle donne ma va considerato il fatto che la loro vita media č significativamente piů alta.
D. La cataratta colpisce solo le persone anziane?
R. Di certo la cataratta senile č di gran lunga la piů frequente anche se esistono le cosě dette forme pre-senili, le cataratte congenite, le traumatiche, quelle causate da farmaci come il cortisone e quelle complicate a malattie oculari o malattie sistemiche come ad esempio il diabete.
D. L’intervento. pericoloso?
R. Le moderne tecniche fanno di questo intervento uno dei piů sicuri per il paziente. In Italia vengono effettuati circa 500.000 interventi di cataratta all’anno e 3.000.000 negli USA ed č l’intervento di elezione piů eseguito al mondo. Il dott. Marucchi ha eseguito personalmente piů di 20.000 interventi di cataratta.
D. Prima di intervenire bisogna aspettare che la cataratta maturi?
R. Oggi accade proprio il contrario. Le nuove tecniche microincisionali consigliano che l’intervento venga eseguito prima che il cristallino diventi troppo duro da non poter essere aggredito con facilitŕ dalle scariche di ultrasuoni necessari per romperlo. Questo riduce i tempi operatori e di conseguenza i rischi migliorando i risultati post operatori.
D. L’intervento č facile e puň essere effettuato in qualsiasi struttura?
R. Ritenere l’intervento facile č l’errore piů comune e viene ingenerato dallo scarso disagio che l’intervento produce per il paziente. In realtŕ la tecnica č molto sofisticata e richiede un chirurgo esperto , attrezzature ultramoderne, standard organizzativi e procedurali rigidi per ridurre i rischi di complicazioni ed assicurare un adeguato recupero visivo.
D. Chi č in cattive condizioni di salute puň essere operato?
R. Come detto prima il ridotto disagio per il paziente, la brevissima degenza e la possibilitŕ di eseguire la sola anestesia topica con le gocce fa si che siano pochi i casi inoperabili. Č comunque sempre necessaria una attenta valutazione da parte sia del chirurgo che dell’anestesista, anestesista che nelle sale operatorie dove lavora il dott. Marucchi č sempre presente per la massima sicurezza del paziente.
D. La cataratta puň ritornare?
R. No la cataratta una volta rimossa non si riforma piů. Puň altresě raramente presentarsi a distanza variabile da alcuni mesi ad alcuni anni dall’intervento, una velatura del sacco capsulare che conteneva prima il cristallino naturale e successivamente quello artificiale, chiamata cataratta secondaria. Questa velatura viene trattata ambulatorialmente con lo YAG laser senza necessitŕ di intervento. Peraltro l’utilizzo che noi facciamo di lenti intraoculari di altissima qualitŕ, con specifica architettura, associato alla meticolosa pulizia del sacco capsulare resa possibile dalla precisione dei nostri facoemulsificatori di ultima generazione, ha reso questo evento di fatto un ricordo.