Si tratta di un sofisticato intervento di microchirurgica che impiega sonde di taglio e illuminazione (vitrectomo e fibre ottiche) miniaturizzate da 23g - 25g e addirittura 27g mediante le quali si approccia alla membrana patologica posta sulla superficie retinica (membrana epiretinica) che, dopo essere stata precisamente individuata grazie ad una specifica colorazione, viene asportata con una delicatissima tecnica di "peeling".
La malattia prende il nome anche di sindrome dell'interfaccia vitreo-retinica.
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